La passione per il cibo, la cucina, lo showcooking ha conquistato 8 italiani su 10;
Difficile non accorgersene visto l’affolamento di libri, blog, siti di ricette, programmi in tv e web; si gli italiani si sono reinnamorati della cucina riscoprendone un gusto nuovo.
Mangiare non è solo nutrirsi ma è socializzazione, è condivisione, è gioia.
Nell’universo affollato della cucina chi predomina su tutti è la televisione; pensiamo alla “Prova del cuoco”, “Chef per un giorno”, Masterchef, la rubrica “Gusto”, “I menù di Benedetta” e “Cotto e Mangiato”, questi sono solo alcuni dei programmi gastronomici, tra i primi che hanno fatto da precursori a questa riscoperta del piacere di mettersi ai fornelli, di scegliere ingredienti, di staccare una fogliolina fresca di erba aromatica dal nostro garden in salotto ascoltando la nostra musica preferita.
Effettivamente quasi tutti i programmi televisivi sembrano mancare di un pezzetto che li renderebbe più reali, la parte in cui tutti si siedono a tavola a mangiare gustandosi le prelibatezze! Dopo le grandi triturate e spadellate in effetti poi nessuno mangia ma tutti “assaggiano” e si passano il piatto come accade in “Cuochi e Fiamme” dove a scontrarsi a colpi di mestolo sono 2 concorrenti, a volte marito e moglie o colleghi, a volte cuochi, obbligatoriamente appassionati di cucina, che si scontrano nella preparazione di quattro piatti che dovranno passare sotto le grinfie dei 3 giudici.
Le quattro prove sono manualità, abilità, creatività e presentazione; l’ultima è l’unica che non vede necessarrio l'”assaggio” di cui prima parlavamo da parte dei giudici.
Ma questi giudici chi sono? Nel caso specifico di Cuochi e Fiamme sono attualmente assortiti in questo modo: un comico e attore, una giornalisata enogastronomica ed una food blogger. Food che?
Si una food blogger: ok vediamo, un blog è un particolare tipo di sito web, simile ad un diario, blog è infatti la contrazione di web-log che significa appunto diario in rete. Il Blogger è colui che si occupa dei contenuti di un blog. Il Food Blogger scrive di cibo, di ricette, recensisce locali, divora street food.
Poi c’è la food photography che ha le sue regole: primo, lo scatto non può essere improvvisato ma ragionato perchè dall’immagine riescano a percepirsi anche le sensazioni, come la ricercatezza o l’amore con cui si è preparato il piatto.
Secondo, la scelta del cibo è fondamentale, solo ingredienti freschi e belli da vedere; pensate che spesso si fotografa un piatto con ingredienti semicrudi proprio per la vividezza dei colori.
Terzo, la luce: molto semplice, meglio affidarsi a quella naturale.
Quarto, creare un set intorno al piatto con altri oggetti come posate nastri tovaglie, e scegliere di impiattare in contenitori mai troppo grandi anzi se possibile rompere gli schemi impiattando magari un risotto in una piccola ciotolina da dolce.
Quinto, la giusta inquadratura. Ci sono tre angoli di ripresa che sono maggiormente usati, in tutti prevale il gioco tra primo piano e sfuocato.
L’ultima proprio in fatto di mania nel fotografare il cibo è l’istallazione di un piccolo set fotografico dove ognuno può portare il suo piatto e scattare delle foto da condividere sui social e in rete.
Ecco che allora come stretta conseguenza a questo amore crescente c’è il ritrovato interesse verso la professione dello Chef, confermato dal picco di iscrizioni agli istituti alberghieri ad indirizzo gastronomico e gli affollatissimi corsi di cucina.
Ma occhio! Non tutti gli chef finiscono nello showbusiness, ricordatevi che un cuoco si sveglia molto presto e la sua giornata, alquanto faticosa, si conclude a tarda ora!