Il glicerolo è chimicamente definito un poli-alcool. Ha una molecola composta da tre atomi di carbonio, otto di idrogeno e tre di ossigeno, è quindi rappresentato dalla formula C3H8O3 e può essere di origine sintetica o vegetale.
La produzione di glicerolo per sintesi, basata su processi chimici di trasformazione della epicloridrina, sostanza derivata dall’ossido di propilene, è diventata da alcuni anni sempre più marginale, sostituita dalla produzione basata sulla trasformazione di sottoprodotti tipici della industria oleochimica o del sapone.
A temperatura ambiente il glicerolo è una sostanza liquida, priva di colore, caratterizzato da un alto grado di densità e viscosità, da un sapore tendente al dolce, da una fortissima capacità di assorbire l’umidità presente nell’aria e di mescolarsi molto facilmente all’acqua in tutte le proporzioni.
Con il termine glicerolo si intende esclusivamente la sostanza pura, poiché in commercio si trova, a vari gradi di concentrazione, anche sotto forma di prodotti derivati come la glicerina che ne contiene il 95%.
Il glicerolo vegetale
Il glicerolo, che deve quindi essere puro al 100%, è definito vegetale quando non è ottenuto per sintesi ma per mezzo della trasformazione di materie prime di origine vegetale con vari processi tra i quali i più comunemente usati industrialmente sono:
- il processo per la formazione di molecole di glicerolo attraverso la separazione degli atomi di idrogeno e di ossigeno dei grassi vegetali con conseguente sviluppo di molecole di acqua di scarto;
- il processo per lo sviluppo di molecole di glicerolo con il trattamento controllato di acidi grassi con soda caustica, chimicamente denominato saponificazione, perché contemporaneamente produce il sapone;
- il processo per l’aggregazione di molecole di glicerolo per mezzo della trasformazione controllata di zuccheri semplici.
Utilizzazione del glicerolo vegetale USP
Il glicerolo, considerato un additivo alimentare (E 422), è utilizzato nella realizzazione di sciroppi come dolcificante e per sfruttare le sue capacità addensanti, nelle cantine per armonizzare il sapore dei vini.
Trova impiego nell’industria farmaceutica come additivo nei medicinali lassativi, per la produzione di sciroppi lenitivi la tosse, di creme per uso farmaceutico o cosmetico e per la sintesi di composti organici più complessi.
Viene comunemente impiegato nelle macchine che producono il fumo finto nei palcoscenici dei teatri o dei circhi equestri poiché ha la caratteristica proprietà di addensare il vapore dandogli l’aspetto del fumo.
L’acronimo USP
USP (United States Pharmacopeia) è l’acronimo utilizzato per indicare il prontuario medico, farmacologico e alimentare che stabilisce regole, indici e standard a cui dovrebbero attenersi i relativi prodotti per il loro valore, la qualità e il grado di purezza.
Il glicerolo vegetale USP
Il glicerolo vegetale USP è quindi tale quando è ottenuto partendo da materie prime di origine vegetali e rispetta le normative stabilite dall’ USP. In realtà se il glicerolo vegetale è prodotto in Italia o all’interno della Comunità Europea deve attenersi alle norme stabilite dalla direttiva 2008/84/CE che ha recepito la normativa USP in modo ancora più rigido.
La sigaretta elettronica e il glicerolo USP
Il glicerolo vegetale USP è un componente basilare nella fabbricazione di liquidi per sigaretta elettronica per la sua alta capacità igroscopica che tende a dare corpo al vapore rendendolo particolarmente adatto a creare il fumo finto.