Quando si parla di fossa biologica si fa riferimento a quel sistema di fognature di cui devono disporre condomini e quartieri abitati che non vengono raggiunti dalla normale rete fognaria. E’ perciò importante conoscere le differenze fra la fossa biologica Imhoff e la fossa biologica classica. Un tema di non poca importanza e che sta salendo sempre più agli onori della cronaca anche per via della forte urbanizzazione cui stanno andando incontro anche le aree più rurali delle città italiane. Dunque sono diverse le zone d’Italia che, al momento, non vengono toccate dalla rete fognaria principale urbana, motivo per cui diventa essenziale conoscere bene le caratteristiche e tutte le principali informazioni inerenti una fossa biologica. Da precisare, inoltre, che con il sistema delle fosse biologiche vengono raccolte e trattate non solo le acque nere, ovvero quelle che arrivano dalle toilette dei bagni, ma anche quelle grigie, quelle acque reflue che derivano da lavabi ed altri sanitari. Nonostante le differenze tra i vari tipi di fossa biologica, su tutte quella Imhoff, il punto comune è sicuramente uno: massima soddisfazione delle esigenze igieniche dell’utenza che avrà così la possibilità di smaltire tutte le acque reflue in estrema sicurezza. Nessuna opera di depurazione è dunque necessaria nelle zone dove sia presente una fossa biologica: grande vantaggio dunque per chi non può sfruttare la normale rete fognaria urbana. La fossa biologica tradizionale, risultato di approfonditi studi ingegneristici, possiede un sistema estremamente intelligente per lo smaltimento di acque reflue nere e grigie. Infatti possiamo avere un compartimento in cui avviene la sedimentazione di sostanze non solubili, e un altro in cui ha luogo la fermentazione, processo per il quale sono essenziali alcuni batteri anaerobi che si possono trovare all’interno dei liquami. Dunque non bisogna preoccuparsi in caso non si disponga di una rete fognaria urbana nel proprio condominio: con la fossa biologica ogni problema viene superato senza alcuna conseguenza negativa per i condomini.
Fossa biologica Imhoff e tradizionale: le differenze
La fossa biologica tradizionale è quella che dispone di due compartimenti, appositamente studiati, e che permettono l’efficiente smaltimento di liquami e sostanze di rifiuto provenienti dagli scarichi di un condominio. Le differenze con tra la fossa biologica Imhoff e la fossa biologica tradizionale sono evidenti e permettono all’utenza di scegliere al meglio a seconda delle proprie esigenze. In quella Imhoff possiamo notare la presenza di due vasche, una superiore ed una inferiore. In quella superiore avviene la sedimentazione, mentre in quella inferiore la digestione anaerobica con un affluente che mette in comunicazione i due dispositivi permettendo di avere un efficiente risultato nello smaltimento. Sicuramente sia la fossa biologica Imhoff che quella tradizionale hanno seguito il progresso tecnologico, non restando legate a vecchi sistemi. Entrambe si possono trovare in commercio con la forma di grossi contenitori rivestiti di un materiale ideale per questo tipo di attività, ovvero il polietilene.
Le differenze principali attualmente esistenti tra la fossa biologica Imhoff e la fossa biologica tradizionale sono legate fondamentalmente al tipo di utilizzo che ne viene fatto. Ognuna delle due, a seconda di quella che venga scelta dal quartiere o dal condominio, deve adattare le sue dimensioni al numero di utenti che dovranno sfruttare quella fossa biologica. Per ciò che riguarda le fosse Imhoff, esse trovano un largo utilizzo per la depurazione dei liquami che provengono dai fabbricati civili. Invece, le fosse biologiche tradizionali trovano un utilizzo abbastanza diffuso all’interno dei centri urbani, consigliate particolarmente in zone di pianura dove non ci sia una pendenza eccessiva. Il refluo che esce dalle vasche Imhoff ha caratteristiche già depurate e può direttamente essere immesso all’interno del terreno con una canalizzazione apposita, definita a subinrigazione. Nelle fosse biologiche tradizionali la digestione del liquame avviene prevalentemente nella zona bassa, anche considerando il sistema superiore ideato per trattenere tutto ciò che sia insolubile e di difficile smaltimento (sostanze grasse). Quest’ultime vengono neutralizzate e bloccate da apposite sostanze, definite paraschiume, trattenendo dunque tutti i materiali schiumosi che possano creare intasamenti nella fognatura pubblica.
I consigli per fossa biologica Imhoff e fossa biologica
Viste le principali differenze tra fossa biologica Imhoff e fossa biologica tradizionale, vanno valutati anche altri aspetti. Innanzitutto, come previsto dalla legge per contrastare l’inquinamento del terreno, prima di poter edificare qualsiasi scarico della fossa biologica, indipendentemente se Imhoff o tradizionale, vanno visualizzate delle apposite tabelle sugli scarichi. Infatti le tabelle sugli scarichi contengono appositi parametri igienico sanitari che vanno assolutamente rispettati, così da verificare la purificazione effettuata dalle fosse biologiche, prima di immettere gli scarichi nel terreno. Ma non solo. Infatti può variare anche il materiale di cui sono rivestite le fosse biologiche. Oltre al già citato polietilene, materiale vantaggioso ed utilizzato per i più svariati dispositivi di ingegneria urbana, possiamo infatti disporre di fosse biologiche in cemento. Per le dimensioni di queste ultime si può far riferimento al numero di anelli posati, mentre per quanto concerne quelle in polietilene, non vanno dimenticati i coperchi di ispezione con guarnizione presenti nel sistema. Proprio questi ultimi hanno una funzione di cruciale importanza nel controllo del corretto funzionamento di una fossa biologica. Infatti i pozzetti di ispezione servono per controllare periodicamente i tempi di spurgo e soprattutto eventuali e possibili intasamenti che possono venirsi a formare. I tempi di spurgo di una fossa biologica, al di là delle differenza tra quella Imhoff e quella tradizionale, sono basati su quelli di una pulizia annuale che possa azzerare e ripulire il volume di liquami già presenti. Attenzione va rivolta anche al controllo del raggiungimento del livello di guardia, ovvero quando il volume di acque reflue grigie e nere contenute nella fossa biologica sia eccessivo. Nel momento in cui venga raggiunto questo livello di guardia, é necessario contattare una apposita azienda locale che procederà allo spurgo dei pozzi neri. Loro compito importante sarà quello di dare una vera e propria pulizia alla fossa biologica installata. Infatti essi dovranno svuotare e spurgare le fosse e soprattutto smaltire i liquami di scarto prodotti all’interno di apposite discariche autorizzate.
Fossa biologica Imhoff e fossa biologica classica Apsu
E’ importante conoscere le differenza tra fossa biologica Imhoff e fossa biologica tradizionale anche per sapere come controllare i vari parametri dell’impianto. Una delle aziende leader nel settore dell’installazione di fosse biologiche e depurazione idrica è sicuramente Apsu. Grande affidabilità e convenienza i due elementi che contraddistinguono le fosse biologiche con marchio Apsu. Grande successo in tutta Italia per questo tipo di sistemi che permette di disporre di una soluzione efficace in casi di impossibilità nella realizzazione di un adeguato impianto fognario dinamico. Le vasche Imhoff della Apsu sono state studiate per permettere una duplice soluzione nello smaltimento di acque reflue: raccogliere acque grigie e nere, ma soprattutto integrare anche trattamenti per le acque effluenti. Tali modelli possono talvolta rappresentare solo la prima fase di una importante e preziosa depurazione a fitodepurazione. Questa ha dei grossi vantaggi senza intaccare in alcun modo l’ambiente: infatti permette di sfruttare l’azione positiva di piante speciali, come la Phragmites australis, per poter abbattere la pericolosa carica batterica degli scarichi. Disponibili in vari modelli, le vasche Apsu sono tra le migliori nell’ambito delle fosse biologiche, molto apprezzate anche dall’utenza. Interessanti anche i modelli con sviluppo verticale che mantengono la giusta divisione tra due settori in modo da far avvenire i processi degradativi da parte di batteri anaerobi. Apsu inoltre non si occupa solo della vendita ed installazione ma aiuta gli utenti delle fosse biologiche anche nella manutenzione. I tecnici Apsu da anni si occupano della progettazione di nuovi impianti per la depurazione e lo smaltimento della acque reflue. Il tutto svolto nel massimo rispetto della legge e delle tecnologie che consente di disporre sempre di impianti all’avanguardia.