Come curare le orchidee

come curare le orchidee

Le orchidee sono dei fiori di indiscussa bellezza e che possono sembrare difficili da coltivare poiché spesso hanno bisogno di cure diverse rispetto a molte altre piante d’appartamento. Ma una volta che conosci le basi puoi mantenerle fiorenti ed anche per lungo tempo leggendo quanto di seguito elencato.

Le principali caratteristiche delle orchidee

Le orchidee sono disponibili in una miriade di colori e dimensioni. L’aspetto esatto di un fiore di orchidea dipende dalla specie, anche se nonostante le variazioni della pianta ci sono alcune caratteristiche che hanno in comune e che includono tre petali e tre sepali. Le orchidee hanno tra l’altro una struttura simile a un tubo ceroso nota come colonna che è una fusione degli organi maschili e femminili della pianta. Sebbene abbiano la reputazione di essere simboli di fertilità ed eleganza, in base ai diversi colori hanno una vasta gamma di simbolismi. Le bianche ad esempio simboleggiano l’innocenza e la purezza, così come l’eleganza e la riverenza. Le orchidee rosa invece indicano femminilità, grazia e gioia, mentre le gialle simboleggiano l’amicizia. Premesso ciò, vediamo nel dettaglio quali sono gli accorgimenti ideali per prenderti cura delle tue orchidee.

Come innaffiare le orchidee

La causa più comune di morte per la maggior parte delle piante è solitamente l’eccessiva idratazione. Invece di annaffiare le tue orchidee secondo un programma rigoroso (a giorni alterni o una volta alla settimana), presta invece attenzione alle esigenze reali e alla quantità di acqua che hanno bisogno. Quest’ultima può variare in base all’umidità, alla luce, al movimento dell’aria e alla miscela di invasatura in cui crescono le radici. Se hai optato per la coltivazione di due delle specie più comuni di orchidee come ad esempio la Phalaenopsis e la Cattleya, per evitare i suddetti eccessi idrici è opportuno annaffiarle di rado ovvero un solo giorno alla settimana. Per sapere se è il momento giusto, inserisci un dito nel terriccio quindi estrailo e strofinalo in modo da avvertire facilmente se c’è umidità. Se non ne senti, è quindi il momento giusto per innaffiare le tue orchidee.

Come scegliere il mix di invasatura per orchidee

Il mix di invasatura gioca un ruolo enorme nella frequenza con cui è necessario annaffiare le tue orchidee. Di solito, queste piante vengono conservate in vaso nel muschio di sfagno o in trucioli di corteccia in quanto funzionano entrambi bene anche se richiedono cure leggermente diverse. Il muschio ad esempio agisce come una spugna assorbendo l’acqua e impiegando molto tempo per asciugarsi, e poiché rimarrà l’umidità per un bel po’, puoi aspettare più a lungo tra un’annaffiatura e l’altra. La corteccia invece non trattiene molta acqua e drena rapidamente il che la rende una buona scelta per orchidee come le suddette Phalaenopsis e Cattleya. Premesso ciò, per ottimizzare la crescita delle tue orchidee non appena il materiale per l’invasatura inizierà a decomporsi (soprattutto la corteccia), dovresti rinvasarle ogni anno o due eliminando eventuali radici morte.

Come fertilizzare le orchidee

Gli esperti di botanica in merito alle orchidee consigliano di nutrirle regolarmente con un fertilizzante del tipo 20-20-20 con poca o nessuna presenza di urea. Un’altra raccomandazione è quella di optare per un prodotto idrosolubile da somministrare alla pianta ogni qualvolta la innaffi e disponibile anche sui migliori store online. Ciò significa che devi utilizzare solo ¼ della quantità consigliata dall’etichetta e mescolarla con dell’acqua. A parte questa tipologia di cura appena descritta, devi altresì sapere che per far crescere bene le tue orchidee è necessario optare per una luce fioca specie se hai scelto delle varietà che ne tollerano bassi livelli. I davanzali rivolti a est sono in tal senso ottimi punti per le orchidee, mentre una finestra esposta a sud non schermata può essere un po’ troppo luminosa ed eccessivamente calda.