I pavimenti in wpc: le caratteristiche del materiale
I pavimenti in wpc adottano un materiale innovativo che si caratterizza per la sua dinamicità e per la sua flessibilità: le sue peculiarità lo rendono ideale per i rivestimenti esterni di grandi dimensioni, ma ciò non vuol dire che non possa essere adottato con grande efficacia anche negli ambienti interni di casa.
L’acronimo wpc sta per wood and plastic composit e indica il fatto che questo materiale è realizzato unendo tra loro fibre di legno e un composto termoplastico.
Vengono poi aggiunti additivi come fissanti, coloranti e sostanze protettive contro raggi solari ultravioletti: in questo modo il risultato è più pregiato e più valido dal punto di vista estetico.
La composizione del wpc
La fibra legnosa impiegata nel composto deriva dagli scarti della lavorazione del legno triturati, bolliti, sfibrati e pressati insieme. Il legno è rigorosamente priva di sostanze tossiche ed è presente in una percentuale del 50-60%.
In alternativa la fibra legnosa può essere rappresentata dal bambù: in entrambi i casi per ottenere questo materiale non si effettua il taglio delle foreste. Invece il composto plastico è formato da macromolecole termoplastiche derivanti dal petrolio: i polimeri vengono fusi per essere lavorati con più facilità e per la maggior parte sono polietilene PE e polipropilene PP.
I vantaggi dei pavimenti in wpc
I pavimenti in wpc sono inattaccabili alla muffa, agli insetti e alle termiti, sono impermeabili e antiscivolo e non vengono corrotti dalla salsedine: infatti tutti questi rivestimenti sono testati in ambienti marini.
Il wpc è un materiale riciclabile al 100% perchè può essere trasformato in prodotti della stessa categoria oppure in fonti di energia. Tra l’altro è un prodotto di recupero al 100% in quanto i componenti usati sono sottoprodotti riciclati di processi industriali.
In questo modo il wpc risulta attento all’ambiente, perfettamente ecologico e molto vantaggioso: infatti necessita di molte meno cure e manutenzione del legno massello e del legno massiccio. Tuttavia il risultato finale ha la bellezza del parquet anche se non è affetto dalle stesse controindicazioni: ad esempio il wpc può essere adottato efficacemente a bordo piscina, mentre con questa destinazione d’uso il legno si rovinerebbe immediatamente.
Tra l’altro questi rivestimenti non si scheggiano e resistono perfettamente sia alle alte e basse temperature che a forti escursioni termiche (da 60°C a -40°C). Infine grazie agli speciali additivi presenti nel composto non si scoloriscono a causa dell’azione dei raggi ultravioletti.
Le destinazioni d’uso del wpc
Il wpc è un materiale molto versatile, che ha molte destinazioni d’uso: infatti proprio per il fatto di assomigliare al legno sia dal punto di vista tattile che da quello visivo viene adottato in tutti quei luoghi in cui il parquet risulta improponibile. I pavimenti in wpc infatti sono molto decorativi e sono inattaccabili all’umidità: in genere si usano per il rivestimento delle piscine, dei terrazzi, dei patii, dei camminamenti del giardino, dei pergolati, dei gazebo e delle scale esterne.
La messa in posa dei pavimenti in wpc
La messa in posa dei pavimenti in wpc è molto facile e veloce perchè le doghe non devono essere incollate oppure oliate in quanto non si seccano. È fondamentale che l’installazione del rivestimento sia realizzata da manodopera specializzata su misura e sul posto.
Per prima cosa si stende un sottofondo, che può essere un getto di calcestruzzo nelle nuove costruzioni o il rivestimento preesistente in caso di ristrutturazioni. Per evitare che si creino ristagni d’acqua e disconnessioni è necessario che il sottofondo sia omogeneo, unitario e con la giusta pendenza. Successivamente si posa una sotto struttura di supporto usando magatelli su cui si fissano i listoni.
I magatelli possono essere tassellati con viti oppure posati sul sottofondo con clip: a seconda della soluzione la distanza tra gli elementi è di 40 centimetri o di 30 centimetri. Infine si installano i listoni con clip o viti in acciaio inox.